Testo del volantino distribuito oggi davanti a Fincantieri a cura del Laboratorio Resistente di Monfalcone
RIDURRE LE TASSE O FARLE PAGARE A TUTTI ANCHE AGLI EVASORI?
L'incidenza delle imposte e dei contributi di sicurezza sociale sul
costo del lavoro dipendente è del 44% in Italia, del 46% in Francia, del
45% in Germania e del 30% in Inghilterra (fonte Eurostat anno 2010).
Il salario medio annuo lordo di un lavoratore dipendente italiano è di
27.419€, di un francese 35.530€, di un tedesco 41.100€, di un inglese
38.047€ (eurostat 2009)
In Italia quindi i salari netti sono bassi poiché le paghe sono basse non perché sono troppo tassate!
Il fatto che i servizi pubblici siano scadenti e lo diventino sempre
più dipende dall'inefficienza dell'amministrazione statale ma anche dal
fatto che sempre più le nostre tasse vengono impiegate per pagare gli
interessi del debito pubblico che è di 2100 miliardi di euro.
Ma
ogni anno le imprese e i lavoratori autonomi evadono tra i 150 e i 200
miliardi di euro, e se lo Stato incassasse questi soldi il debito
potrebbe essere facilmente riportato sotto controllo, e la qualità dei
servizi potrebbe migliorare.
Il vero scandalo italiano è che il
reddito annuo medio dichiarato dagli architetti nel 2012 è 29.100€,
dagli albergatori 18.300€, dai gioiellieri 17.300€, dai negozianti di
abbigliamento e calzature 6500€ e questo solo per fare degli esempi!
Ma stiamo parlando solo dei pesci piccoli: per citarne uno grande basta
prendere l'ex presidente di Confindustria FVG Calligaris, indagato per
una frode fiscale da 1.721.000€ per il solo 2006.
PRIMA GLI ITALIANI O TUTTI I LAVORATORI UNITI CONTRO I PADRONI?
Quello che sta succedendo da noi in Italia lo stanno vivendo tutti i
lavatori in Europa. Dovunque i salari vengono messi in discussione, i
servizi tagliati, gli orari di lavoro effettivi aumentati. E se in
Italia ci dicono o accettate o faremo la fine della Grecia, in Francia
dicono ai loro che faranno la fine degli italiani, ed in Germania degli
spagnoli.
La verità è che tutti i poteri forti d'Europa si sono messi d'accordo per colpire i lavoratori con le politiche d'austerità!
E mentre loro colpiscono uniti, noi lavoratori non facciamo altro che
prendercela con chi sta peggio, con i lavoratori stranieri ad esempio,
che vengono dall'Asia o dell'est qui da noi, ma che magari per i
lavoratori tedeschi sono proprio gli emigranti italiani.
L'unica risposta efficace non più venire che da una lotta comune di tutti lavoratori d'Europa, autoctoni o migranti!
TUTTI I POLITICI A CASA O CI VUOLE UNA VERA RIVOLUZIONE?
L'indignazione verso una classe politica inetta e corrotta è
giustissima e doverosa. I salari di parlamentari e amministratori sono
scandalosi. Ma cambiare le persone ora elette con altre moralmente
integre è sufficiente?
La dimostrazione ce l'ha data il Movimento
Cinque Stelle partito più votato alle scorse elezioni, con centinaia di
parlamentari e senatori alla loro prima esperienza politica... che non è
riuscito ad incidere minimamente sullo sfacelo del nostro paese.
Non basta cambiare le persone, bisogna cambiare il sistema!
Ci vuole un nuovo modo di produrre nel quale i diritti dei lavoratori e
la tutela dell'ambiente vengano prima dei profitti, ci vuole un nuovo
sistema democratico dove le decisioni siano partecipate da tutti e tutte
con processo quanto più possibile assembleare, ci vuole una nuova
società in grado di essere solidale con chi ha bisogno e che pretenda il
dovuto contributo da parte di tutti i suoi membri.
Per fare
questo è necessario rompere la passività e la rassegnazione, la
mobilitazione non può limitarsi a chiedere meno tasse e non può essere
fatta assieme a padroncini ed evasori: ci vuole una VERA RIVOLUZIONE per
mettere in discussione l'intero sistema economico e politico,
altrimenti per noi lavoratori non cambierà nulla!
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