TRATTATI EUROPEI: chi decide?
Dibattito con
Franco RUSSO
della Associazione nazionale ROSS@
Boštjan REMIC
di Iniziativa per un socialismo democratico
(Slovenia)
Un esponente di “Il sindacato è
un’altra cosa” – opposizione CGIL
Giovedì 20/2/14 Ore 17.30 Saletta di
via Fabio SEVERO 14/b
Negli
ultimi anni, le politiche di austerità, di attacco ai diritti sociali ed ai
diritti del lavoro, sono stati diretta emanazione delle scelte e delle politiche
neoliberiste che l’Unione Europea ha voluto sviluppare ed imporre a tutti i
singoli stati dell’unione.
Queste
politiche, condotte per il dichiarato fine di ridurre il debito pubblico, lo
hanno paradossalmente aggravato, riducendo inoltre alla miseria strati sempre
più grandi di popolazione.
Nonostante ciò, l’Unione Europea persevera in tali politiche e nei
suoi atteggiamenti autoritari verso i singoli stati, tentando di controllare e
comprimere la parte sociale della spesa pubblica, e continuando a premiare e
favorire banche e padroni, ovvero i capitani che hanno condotto la nave al
naufragio.
Le
istituzioni dell’Unione, istituzioni perlomeno ademocratiche perché mai elette
direttamente dal popolo, sono i protagonisti di queste condotte; le leggi ed i
trattati, come ad esempio il Fiscal Compact, il MES, l’Europack ne sono invece
gli strumenti, che controllano come dei cani da guardia le politiche sociali e
del lavoro dei singoli stati.
A
pochi mesi dalle elezioni europee, è lecito chiedersi chi realmente decida oggi
in Europa, se la volontà popolare o gli interessi del capitale e delle banche,
supportate dai tecnocrati di Bruxelles.
Ed è
impellente inoltre una risposta popolare, di massa ed internazionale che
contrasti le politiche della Troika, della BCE e dell’Unione Europea,
chiedendo un Referendum su Fiscal Compact e
MES
e
iniziando a preparare la
manifestazione
internazionale a Roma del 12 Aprile,
in
concomitanza ed in protesta con il Meeting Europeo per l’occupazione
giovanile.